lunedì 12 agosto 2013

Edificio 17A – Noia


Pace e bene.”
Esordisce così. Entrando nella mia stanza. E già non mi piace. Naturalmente è uno di quei frati che girano per gli ospedali. Cercano allocchi ai quali raccontare le loro favolette. Oggi è la giornata giusta. Ero leggermente annoiato e lui mi ha regalato un diversivo.
Guardi, non sono cattolico.”
Appartiene ad un'altra bottega?”
Sì, come lei dice, appartengo ad un'altra bottega.”
Possiamo parlare un poco lo stesso?”
Se vuole fare proselitismo, ha sbagliato di grosso. Alla mia età, come favole continuo a preferire “Il piccolo principe” alle vostre.”
Posso sedermi?”
Gli dico di sì. Gli sciorino le stragi, il sangue versato dalla chiesa cattolica, le donne trattate come streghe. Gli stramini che hanno seminato per il mondo. Culture e interi popoli distrutti. Storia che fino ad oggi non è finita. Con la faccia contrita mi dice che lui è qui solo come un umile frate di nome Franco.
Ma l'umile frate,” gli dico “ Appartiene o no a quella chiesa che ha sede in Vaticano? Quindi se lei viene da me con quell'abito e quei simboli rappresenta quella istituzione. Erede dello scempio fatto nel mondo. Io rispetto persone come Don Gallo, Don Ciotti o Don Puglisi. Non tutto il resto.”
Vede che qualcosa di buono c'è?”
“Mosche bianche in mezzo ad un branco di lupi.”
Papa Francesco...”
E basta con questo papa Francesco! Tutto chiacchiere e tabacchiere di legno. Quello che sta facendo è un restyling per continuare a vendere lo stesso prodotto sporco di nefandezze. Non mi sembra diverso dagli altri. Ha solo cambiato tattica.”
Vedrà, invece qualcosa la sta smuovendo seriamente.”
Il vero cambiamento ci sarà quando abolirete le collusioni con la mafia. La banca che ricicla soldi mafiosi e fa affari sporchi per il mondo. Qui a Palermo la vostra chiesa metteva i bastoni fra le ruote a Don Puglisi quando era vivo. Lo ostacolavano, gli negavano aiuti, lo hanno fatto ammazzare. Una volta morto lo hanno fatto beato. Una vera vergogna. Questo è il vostro modo di comportarvi.”
Inizia tutta una filippica, iniziando dal concepimento che è un atto dove è intervenuto dio. Ed io ingenuamente pensavo c'entrassero solo mia madre e mio padre. Continua sostenendo che ci sentiamo tutti dei padri eterni pronti a giudicare gli altri. Che poi è quello che fanno loro. E allora gli parlo di fatti e di strade da scegliere. Fatti. Don Puglisi lavorava in un quartiere ad alta densità mafiosa. Cercava di portare un minimo di giustizia, di cultura antimafiosa. Fra mille disagi, fino a sfidare la morte per questo. Dall'altra, una chiesa sorda ad ogni richiesta di sostegno e aiuto da parte di quel prete. Una chiesa pronta ad aiutare un mafioso... che è sempre un figlio di dio, no? Gli chiedo secondo lui chi segue la strada del bene e chi quella del male.Si impirugghia e mi comincia a dire che la chiesa...
Guardi che se lei continua a difendere questa chiesa lei è complice tanto quanto loro.”
Sta per proseguire con la sua arringa difensiva.
Ho capito,” gli dico. “Visto che insiste in questo modo, trovo che lei non sia degno di stare in questa stanza. Io non parlo con le persone che difendono chi è colluso con la mafia. Reputo lei allo stesso livello. Colpevole quanto loro. Quindi, lì c'è la porta. E' pregato di andare via. Non bussi più a questa stanza. Si ricordi dov'è, e la prossima volta la eviti accuratamente.”
Lo accompagno alla porta, facendogli segno con la mano di smammare.
La noia si è allentata un poco. Sono pronto e carico.

Avanti il prossimo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Hai fatto bene.

Chiara.