domenica 2 giugno 2013

Edificio 17A - S.A.M.O.T.

Edificio 17A - SAMOT

Basta poco a buttarmi giù, ma anche per farmi riprendere.
Nel panico... per il disturbo che per qualche giorno mi ha dato la nefrostomia. Mi ha causato ventiquattro ore di febbre. Oggi sono tornato a Chirurgia Oncologica e mi hanno infine liberato dal tappo che frenava la fuoriuscita di urina. Consigliato un antibiotico. A voce, nessun appunto scritto. Da ciproxin e diventato cipri qualcosa, svanendo sempre più dalla memoria. Il famacista interpreta i ricordi sfilacciati e mi presenta... aciclovir.
Segue la visita della dottoresse della Samot. Evento che mi ha un po' rincuorato. Innanzitutto abbiamo chiarito che l'antibiotico era indubbiamente ciproxin. Dovrebbe, inoltre, partire un servizio di assistenza domiciliare. Sapere che c'è qualcuno a cui potersi rivolgere non è cosa da poco. Sapere che non dovrò più correre in ospedale a chiedere che per favore mi diano un aiuto. O per cambiare il catetere con frequenza adeguata. Rincuora un bel po' poter aver un aiuto nelle poche cose che non riesco a gestire da solo.

Oggi mi ha telefonato il medico al quale sono stato affidato dalla Samot. Ci incontreremo e conosceremo domani nel pomeriggio.

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