martedì 11 giugno 2013

Edificio 17A - Cose che ricordo del pasato 32



Lui impazziva per le tette di Abbe Lane e per le velatissime cosce delle gemelle Kessler. Io impazzivo per lui. Fu un'illuminazione, quando capii cos'era quel malessere che provavo quando lo vedevo. Tutto uno sfarfallio nello stomaco, tremori alle ginocchia... e quello sguardo da pesce lesso che non riuscivo a togliermi. Mi ritornava sempre quella visione: lui nudo sotto la doccia. Avevo visto nudo anche mio fratello, ma non provavo le stesse emozioni.
Il signor Salvatore era l'uomo nudo. Mio fratello era soltanto... svestito.


Il primo campo coltivato a fave lo vidi di notte. Perdendoci il portafoglio, scivolato via dalla tasca dei pantaloni abbassati, durante una scaramuccia sessuale. Tutto mentre il suo amico autista aspettava in macchina. Eravamo arrivati lì su una spider rossa. In tre. Lui subito mi precisa che, non avendo la patente, si fa accompagnare da un amico. Mi aveva abbordato dicendomi:
«Sei qui in attesa che qualcuno ti rapisca?»
«Non sarebbe una cattiva idea...»
«Allora sali.»
Io lo avevo notato... su quella spider rossa. Ma vedendolo in compagnia di un'altra persona avevo perso le speranze.
Era stata la classica giornata di merda. Chiuso nella cucina dell'albergo Kinzica di Pisa, dove lavoravo. A cucinare, assumendomi il lavoro del collega assente.

Non avrei mai pensato si potesse concludere in un campo di fave. 

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