venerdì 10 maggio 2013

Edificio 17A – Visite


                                         Foto S.Ade
    

Oggi doppia visita. Ambedue graditissime. Prima Vittorio, che mi presentava il quadro di questa città sfatta e morente, a cui noi tutti abbiamo fatto l'abitudine. Ci si guardava dritti negli occhi. Vittorio è come me, gli piace guardarti dritto negli occhi. Non per spiare, ma per condividere. I suoi bellissimi occhi. Che sanno di rivolta e d'amore. Con una barba alla quale cambia spesso taglio, una continua evoluzione. Quasi una ricerca continua, o il non volersi cristallizzare.
Se Luca fosse venuto solo non si sarebbe perso. Invece no, è venuto con Davide. Chi è Davide? Ne ho parlato tempo fa, indicandolo come oloturia o maestro. Davide, quello che finge che lo chiamiamo Davidù. Ecco... lui. Si sono persi lungo il corridoio. Abbraccio con Luca, come da promessa. Bacio sul collo compreso, per la gelosia di Davide (che ha sottolineato la durata dell'abbraccio). Sono contento di aver rivisto Luca, anche se per poco, e soprattutto senza un piatto di pasta con l'anciova davanti a noi.                                

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