mercoledì 8 maggio 2013

Edificio 17A – Quello a destra


Non so se ho scelto o sono stato scelto. O semplicemente doveva accadere. Lui sempre disponibile. Non se la tira come quell'altro a sinistra. Che mi fa pure i dispetti. Questa mattina era aperto. Appena mi sono avvicinato si è chiuso. Quello a destra non lo farebbe mai. Statisticamente (il tempo per ragionare sui dati non mi manca), l'ottanta per cento delle volte, il più accessibile, il più veloce, è quello a destra. A qualunque piano mi trovi. Io e l'ascensore di destra abbiamo sviluppato un'intesa quasi amichevole. Sto esagerando? Comincio a dare i numeri? Certo, sapere che il corpo basso che vedo dalla finestra della mia stanza, ospita chi ha bisogno di pronto soccorso psichiatrico, mi turba un po'. Non vorrei finire là. Non vorrei essere fra quelle sagome scure che si intravedono la sera dietro quelle finestre con le sbarre A volte si muovono, altre sono immobili. Cento storie fanno una danza macabra nella mia testa. Miserie, orrori e sofferenza. I miei mostri sono sempre peggiori di quelli reali.
Sono sicuro che se vado di là, l'ascensore di destra sarà al piano. Pronto ad aiutarmi. Perché ormai siamo amici.

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