domenica 5 maggio 2013

Edificio 17A – Disputa


Ora sta succedendo qualcosa di strano. Batto i pugni, faccio il duro e ottengo quello che voglio come un vero ometto. Faccio valere le mie idee. Oggi passa il medico di turno. Si discute della terapia. Lui mi aveva dettato degli orari, quelli seguiti dagli infermieri sono altri. Certe volte hanno pure saltato la somministrazione. 

“Non è possibile. Cosa e quando è stato saltato?”
Guardi... i giorni precisi, purtroppo, non li ho appuntati. Ma è successo più di una volta?”
Comunque, dal punto di vista legale, lei non può gestire la terapia da solo. Le medicine, pertanto, dobbiamo dargliele noi.”
Io suppongo non sia legale neppure interrompere una terapia così, a casaccio... Inoltre, mi fido più di me stesso che di voi.”
Lei non può dire questo.”
OK. Vuol dire che se succederà un'altra volta, chiamerò il 113 e denuncerò la cosa.”
E' una minaccia?”
E' tutela della mia salute. Il minimo.“
Che vogliamo fare, allora? Da oggi lei prende le medicine che le diamo noi?”
Dottore, forse sono stato poco chiaro. La mia terapia me la gestisco da solo. Voi potete verificare se ho preso le varie pillole prescritte. Se la cosa funziona, allora vi lascerò gestire la cura.”
Va bene, facciamo così. Ai vari orari le sarà ricordato quello che deve prendere.”
Sono sorpreso da me stesso. Per come ho affrontato la discussione e per l'esito finale. Avanti, pronti ad affrontare le prossime battaglie.
La lotta continua.

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