lunedì 29 aprile 2013

Edificio 17A – Welcome


Medicina 2. La sacca della nefrostomia, che ormai sappiamo cos'è, no? E' pienissima. Sono le nove di sera. Chiedo ad un infermiere se può aiutarmi a svuotare la sacca. Mi dice di aspettarlo nella mia stanza. Mi metto al computer e fra una cosa e l'altra passano due ore. Ho finalmente sonno. Ormai sono le undici passate. Mi avvio verso la sala della medicheria. Vedo lo stesso infermiere di prima. Mi ricordo in quell'istante che non ho preso le mie pillole serali. Anche perché loro erano sprovvisti di alcuni farmaci, e avevano preso in consegna i miei. Mentre mi svuota la sacca, chiedo perché la mia terapia serale fosse saltata.
“Lei ha le sue pillole. Sono nella sua stanza. La terapia viene somministrata la sera. Sul registro c'è indicato che le sono state date le pillole alle otto.”
“Guardi che io non ho ricevuto nulla, e nella mia stanza nessuno ha lasciato niente per me.”
“Qui è segnato così.”
“Io sono sicuro di me. Molto meno di voi. Siete pregati di restituirmi le medicine che mi avete sequestrato.”
“Non usi quel termine, non le abbiamo sequestrato nulla.”
“Se mi portate via le medicine, e poi non me le somministrate... per me è un sequestro. Quindi restituitemi quello che mi avete tolto.”
Mi ridanno le scatole, ma ne manca una. Devono cercare un po' prima di trovarla.
“Le restituiamo la sua roba, ma dobbiamo essere noi a dirle come e quando prenderle.”
“Sicuro. Se ve lo ricorderete.”
Non infierisco. Anche se ci sarebbero tutte le ragioni. Alla fine, prendo le pillole e mi metto a letto. Innocente, mi addormento ignorando le nuove avventure che mi stanno aspettando.

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