lunedì 15 aprile 2013

Edificio 17A – Luca


Foto di S.Ade

Non chiedetemi che lavoro faccia. Vi posso rispondere vagamente che si occupa di cultura. Sicuramente teatro. Produttore? Non lo so. Fa parte di quel miracolo che fa di due persone due amici. Ci saremo incontrati tre o quattro volte. Per due volte allo stesso tavolo del Rosa Nero. Quando questa trattoria era ancora ospitata in un grezzo corpo basso. Piatti tipici palermitani fatti a regola d'arte. In un luogo così, gestito al limite dell'illegalità, ho conosciuto Luca. Fra una pasta con l'anciova e polpette di sarde. Guardandoci, sorridevamo. Parlando come se ci conoscessimo da tempo. Meglio a questo punto chiarire. Lui non è il mio tipo, e poi è etero. Credetemi non so cosa passi fra noi due. Forse come dicevamo negli anni sessanta: “Vibrazioni. Fratello, siamo in sintonia perchè emaniamo le stesse vibrazioni”. Oggi ci siamo sentiti per telefono. In alcuni momenti la sua voce sembrava tremare, citando un mio post. Luca segue il mio blog e ne voleva parlare. A voce, ha voluto manifestare l'apprezzamento per quello che scrivo.
Mi ha detto che presto passerà da Palermo e vuole venirmi a trovare. Dobbiamo abbracciarci a lungo, ci promettiamo a vicenda. Non immagina quanto mi senta in debito per le sue parole.

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