venerdì 28 dicembre 2012

Bisogna sempre essere ottimisti

Alzò trionfante il dito medio e disse: “Non c'è sangue. Tutto a posto. Si può alzare”. Io, ancora sdraiato sul lettino, l'ano umido di luan. Mi indicò un enorme rotolo di carta per pulire l'eccesso di lubrificante. Io ero furente. Una visita costata centoventi euro, naturalmente senza ricevere fattura. Un intervento per ragadi anali. Dopo due mesi ancora con postumi fastidiosi. Per il “luminare” basta un dito senza tracce di sangue a stabilire che tutto procede bene. E le fitte che mi vengono al perineo fino ad attraversare tutto il pene? Mi fa un discorso che ascolto incredulo: “Guardi i due problemi sono separati. Non so se lei sappia qualcosa di anatomia, ma una cosa è l'operazione per ragadi, un'altra sono i problemi che mi espone. Sono due stanze separate. Dovrebbe rivolgersi ad un urologo”. Espongo i problemi all'urologo. Difficoltà nella minzione, fitte che partono dall'ano, sensazione di forte bruciore lungo il pene. Attacchi fortissimi due volte al giorno. Mi tocca la prostata affermando che è nella norma. “Probabilmente un'infezione. Faccia un esame di urine, vediamo come va.”. Esame da fare: ricerca di Clamydia, micoplasmi e batteriologico sul primo getto, sul secondo e sul terzo dopo massaggio prostatico. Tre sale d'attesa. Una per il turno, una per consegnare i primi due campioni di urina, la terza per aspettare che mi fosse fatto il massaggio prostatico. Naturalmente con attese crescenti da una sala all'altra. Nell'ultima si arriva a quasi un'ora di attesa. “E' impegnata in corsia” la giustificazione per il medico che ritarda. Io mi chiedo come può avere due impegni allo stesso orario. Finalmente arriva, una donnona bruna, enorme. Mi dice con voce perentoria di chinarmi appoggiando i gomiti sulla sedia gestatoria. Finito mi lascia lì, con il culo umido di gel, e se ne va. Quando torna la guardo e le dico “Almeno un po' di carta per pulirmi?”. Mi porge della carta igienica strappata malamente. Elimino l'eliminabile. Mi rivesto sentendo ancora il culo umido. L'esito fra dieci giorni. “Tutto qui?” dico all'infermiera che mi porge l'esito degli esami. “Sì”. Ma io so che le persone non ascoltano quindi ripeto: “E' tutto qui? Posso andare?”. “Sì”. Appena fuori, controllo. Mi ha consegnato due fogli. Sembrano due esiti di esame batteriologico delle urine. Identici, senza distinzione fra primo, secondo e terzo campione. In fondo a sinistra dei due fogli è scritto 1 di 3. Praticamente lo stesso foglio stampato due volte. Mi sembra chiaro: c'è qualcosa che non va. Torno indietro. Chiedo come mai ho dato tre campioni e ricevo solo due risultati, fra l'altro indistinguibili l'uno dall'altro. Non capisce. Chiama al telefono qualcuno del laboratorio di analisi. Poi da un raccoglitore poggiato sulla scrivania estrae tre fogli spillati con i miei risultati. Questa volta sembra corretto perché riporta i risultati per i tre campioni di urine. Si scusa più volte dell'inconveniente. Io spero che nel laboratorio non abbiano fatto casini. Bisogna sempre essere ottimisti, il peggio è sempre davanti a noi.

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