giovedì 12 luglio 2012

Passeggiata mattutina 2

Cinque di domenica mattina. Il sole non è ancora sorto. Faccio quella che ormai è diventata la mia solita passeggiata mattutina. Un modo per lavare i pensieri e portarli a visioni più positive. Con un procedimento mistico di mutazione. Dal piombo all'oro. Nel viale vicino la villa a mare, dalla parte di S. Erasmo, ci sono diverse macchine posteggiate. Ricerca di incontri furtivi. Nell'oscurità dei viali ombre che attraversano il buio. Alle volte sembrano alberi che camminano. Evito i viali dove non si vede nulla e arrivo fino al mare. E' ancora buio. Torno indietro in attesa che faccia più luce. Vedo dei ragazzi su un ciclomotore ma non ci bado più di tanto. Dopo pochi minuti vedo una luce proveniente da dietro. Penso che sia una macchina. Poi un ragazzo mi si avvicina da uno strattone al mio borsello e lo porta via. Cerco di raggiungerlo, ma poco più avanti un complice lo aspetta sul ciclomotore. Mentre rincorro e sto quasi per raggiungere il ragazzo che mi ha fatto lo scippo, l' altro mi grida diverse volte: “Lassalu iri... Lascialo andare!” Minaccioso mi urla: “Lassalu iri, sai?”. Se ne vanno con: le mie chiavi di casa e del negozio, il cellulare, il portafoglio con carta d'identità, carta bancomat, una piccola videocamera. E altre cose con le quali c'era un legame affettivo: tipo il portachiavi regalatomi da un amico; la memory card inserita nella videocamera con centinaia di foto; la foto di Boris che portavo sempre con me; un pizzino con delle note, inutile, ma al quale ero legato. Tutte cose a me più care di tutti i documenti, ma che non trovano posto nella denuncia alla polizia. Cercavano soldi. Due ragazzini visti appena di sfuggita dall'apparente età di diciott'anni. Magari hanno provato per concludere, il sabato notte, con una sballata o una scopata con una pulla. Invece hanno portato via cianfrusaglie inutili per loro. Una scarica di adrenalina e zero euro. La mutazione mistica prevede esperimenti non riusciti. Il piombo può restare piombo. Non importa cosa ci accade, è importante come noi reagiamo. O risalire faticosamente la china da soli, o lasciarsi andare vittima del mondo esterno.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Per quanto si riesca a reagire con un sano e utile distacco, il dispiacere della violenza subìta è profondissimo.
Violenza alle proprie cose violate, alla quotidiana ricerca di serenità... 'inutilità dell'accaduto rende anche peggiore la sensazione di amarezza che prende lo stomaco...
Mi dispoace, proprio tanto.
Un abbraccio.

Daniela

salvatore ha detto...

Il piombo tende a restare tale, ci vuole forza e tenacia per trasformarlo in oro. Io ci provo

Unknown ha detto...

posso forse cliccare mi piace? posso forse, come nelle finzioni cinematografiche, inventare un modo per un rewind che cancelli questa violenza insopportabile? che mi trasformi in mr. Fantastic e allungando un braccio, fanculo ai non violenti, prenderlo e sbatterlo al muro fino allo sfinimento incurante delle sue grida? posso forse consolarti amico mio, della perdita di oggetti introvabili in questo mondo orribile? Salvatore dirti mi dispiace non alleggerirebbe il peso di questo piombo che opprime questa città e noi con lei, quindi non ti dico un inutile mi dispiace. Sappi però, che mi dispiace. Peppe