martedì 6 dicembre 2011

Oggi pesce




Con il pescivendolo della piazza scambio spesso quattro chiacchere. Di solito è lui a provocare la discussione. Parliamo di politica, lui sempre un passo indietro. Prima pro Berlusconi ed io contro, ora mi parla male della stessa persona mentre gli accenno all'attuale governo. Alle volte i racconti personali si intrecciano con la discussione precedente. Prendono il sopravvento. Sono la parte più interessante del tempo trascorso a parlare. Vengono fuori ricette, istantanee di una famiglia, aneddoti divertenti ma anche tristi. Ci si racconta.
Oggi siamo partiti al solito prendendola alla lontana. Monti e la sua manovra ladrona. Anche lui convinto che ci stanno livellando tutti allo stesso stato di povertà, lasciando arricchire una massa di banditi. Si parla dei tempi di grama. Si accenna al passato. Gli racconto delle mie mutande fatte con le camicie dismesse di mio padre. Mia madre raccoglieva quelle più vecchie. Seguendo i consigli di una vicina ne tirava fuori degli slip per noi bambini. Non per mia sorella. Solo per me e mio fratello. Che non erano il massimo l'abbiamo capito dopo. Si risparmiava qualcosae questo era importante.
“Non ti buttare così per terra” mi dice il pescivendolo dandomi una leggera spinta alla spalla destra. Gli dico che quella era la mia realtà. Famiglia di operaio. Dove i soldi erano sudati e pochi. Si risparmiava su tutto. Lui rimane incredulo, ha sempre indossato intimo di marca.
Lo sconto sul prezzo del pesce comunque alla fine è minore di quello che vorrebbe farmi credere.

Nessun commento: