sabato 8 ottobre 2011

Non sono indignato




- Non sono indignato. Presupporrebbe ancora una tenuta di stile. Che non ho più. No, io sono incazzato. Semplicemente.
- Ti vedo messo male.
- Guarda è un periodaccio e me ne capitano di tutti i colori.
- Ma svagati esci di casa...
- Ci ho provato fino a ieri sera.
- Sei uscito?
- Sì, con Filippo. Siamo andati in un posto e diciamo ci hanno dato buca.
- E ti incazzi anche per questo?
- Figurati! Questo è solo il prologo.
- Cosa avete fatto?
- Niente, siamo passati dal bar e abbiamo chiaccherato qualche minuto con Attila. Poi stavamo andando via e ci chiede dove andavamo. Gli ho detto che passavamo dalla Vucciria a prenderci un panino: “Bravi, così alimentate l'illegalità e la mafia”.
- Gli dico che con tre euro mi prendo un bel panino con cotoletta. “Se vuoi ti facciamo un panino con porchetta con due euro e cinquanta”
- Ma il panino costa effettivamente tanto o ti faceva lo sconto?
- Non lo so. So che dal panino è passato a proporci un piatto con porchetta e patate al forno. Ok, gli dico. Ci sediamo e aspettiamo quasi venti minuti. Passato questo tempo ci viene servito un piatto con la porchetta tagliata a tocchetti piuttosto grossi. Con contorno di patate al forno. Il tutto a temperatura ambiente.
- Ma mica erano rimasugli di porchetta?
- Alcuni pezzi fra l'altro erano al sangue. Al mio primo sguardo al mio piatto, Filippo mi scrutava aspettandosi una mia reazione. Mentre io mi ero ripromesso di non contestare nulla. Abbiamo mangiato e poi siamo passati alla cassa. Quindici euro.
- Quanto?
- 15 euro. Sai, la legalità ha un costo. Per questo non mi hanno rilasciato lo scontrino.

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