martedì 13 marzo 2007

Voglio uscirne fuori



Mi trovo, mio malgrado, a far parte di una chiesa di cui non condivido la fede né l'intervento invasivo che questa religione ha sulle nostre vite. Si parla spesso di un'Italia a maggioranza cattolica falsando la realtà, contando senza distinzione tutte le persone che, come me, sono state battezzate. E questo ignorando i tanti individui che, una volta adulti, hanno scelto di prendere una strada diversa.
Adesso, la chiesa cattolica, nella persona di un suo sacerdote, mi impedisce di usufruire del mio diritto a non farne parte. Anch'io, come molti altri, sono stato battezzato quando ero appena nato, e quindi non in grado di aderire coscientemente alla religione cattolica. Oggi, che ufficialmente desidero non farne parte nemmeno come mero numero in un registro, mi viene negata questa possibilità. Ho spedito tempo fa una raccomandata al parroco della chiesa dove sono stato battezzato, S. Maria della Pietà, per chiedere di segnalare che non faccio parte della chiesa, ma senza ricevere risposta. Ho provato a chiedere spiegazioni per telefono, ma un prete furioso mi ha preso per pazzo e “indemoniato”, negandomi un diritto garantito da una legge dello stato. Ho rifatto la richiesta con una seconda raccomandata, ma furbescamente il parroco non ha accettato la busta che mi è tornata indietro.
Si parla tanto di sette da cui è difficile venir fuori, ma con la chiesa cattolica le cose non sembrano andare in modo diverso.
Devo chiedere l'intervento del Garante sulla privacy, di cui il parroco non conosce nemmeno l'esistenza, per far valere un mio diritto.
Farò di tutto affinchè questa battaglia non sia un'altra vittoria di una chiesa intollerante, lontana dagli stessi principi che va professando.


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