mercoledì 7 febbraio 2007

Nonna Barbara


L'unica conosciuta di tutti i nonni è stata la nonna Barbara. Grande suo onore aver avuto più di dieci figli, compresa mia madre. Eravamo una famiglia allargata formata dalla famiglia residua di mia nonna, composta da lei più cinque figli, e da noi che eravamo altre cinque persone. Mia nonna scendeva tutti i giorni, con la sua borsa fatta di strisce di cuoio intrecciate, per andare al mercato. Grande giocatrice di numeri al lotto, capace di fare la cresta sul conto della spesa per farci uscir fuori il soldi per un terno. Mi meravigliavo sempre che non sapesse leggere null'altro che i numeri. La tassa degli stupidi le ripeteva qualcuno in famiglia. Ma lei era una donna che se voleva qualcosa per dritto e per rovescio la otteneva. Anche la sua richiesta di non prendere le pillole per la pressione la domenica, perchè era il giorno del Signore e lui sicuramenta l'avrebbe protetta. E mangiava pure, tutte le cose che le venivano proibite durante la settimana. “A duminica un cunta” ripeteva. Le figlie cercavano di starle dietro ma era impossibile controllarla. Era capace di far finta di aver preso le pillole, ma anche di nascondersi delle olive nella grande tasca del grembiule che portava sempre quando stava a casa. Quella tasca sembrava senza fondo, c'era un poco di tutto. Il borsellino, un foglio di carta con dei conti, il fazzoletto, caramelle di carrubba, bottoni, un pezzo di matita, alle volte anche biscotti o un pezzo di pane.
Era bravissima, fino a che cucinò lei, nelle fritture e soprattutto nel fare la pastella. Imbattibili le sue sarde in pastella, mai più assaggiato qualcosa di paragonabile.
Con i sughi bisognava seguirla un poco, questi erano troppo lenti nel cuocere, bisognosi di cura. Se lei non mangiava qualcosa a tavola era, per i più attenti di noi, un segnale di allarme. Una volta le cadde una busta di sapone molle dentro il ragù. Tolse la busta dal tegame e continuo la cottura del sugo come se nulla fosse successo. Meno male che la busta restò sigillata, ma quel giorno, lei naturalmente non mangiò quel ragù.

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